Mi hanno chiesto..
"Tu chi sei?"
Domanda semplice, chiara, lineare, tonante.
Anche tu che leggi, chi sei?
È la domanda delle domande.
Chi sei?
Provo a rispondere...
Chi sono, io, oggi?
Doveroso fare un piccolo riassunto, dato che scrivo spesso a braccio e senza freno e c'è fra voi chi ha la generosità di ascoltare e leggere fino in fondo.
Sarò quindi personale, metto da parte la professione ed i ruoli, in questa pagina trovi una parte della mia vita.
Voglio riuscire ad essere breve, ma non sono sicuro di farcela, cercherò di dirti qualcosa di me, che sia intimo, preciso, accaduto e che vi possa far leggere fra le righe.
Ovvio, non ti dirò tutto, anche perché qualcosa, proprio non te lo posso raccontare.
È già con questa, ho detto molto.
Chi sono io, quindi.
Sono un uomo.
Oggi ho superato i 40 anni e mi guardo indietro.
Sono nel mezzo del cammino della mia vita e troppo presto ho ottenuto tutto quello che sognavo.
O che per lo meno il mio ego effimero sognava, dato che la conseguenza è stata davvero violenta e distruttiva, dato che la vita mi ha messo di fronte a quella che ho dovuto riconoscere come un'inconfutabile verità: Se dentro di me non ho maturato la responsabilità per mantenere il risultato che ho acquisito, questo risultato mi verrà portato via.
Così è stato, a 26 anni avevo tutto, a 30 avevo perso tutto.
Dai 30 ai 40 mi è successo qualcosa di molto grave, che fa parte di ciò che non ti posso raccontare, ma mi è utile per dirti che le scuole che ho fatto dai 29 ai 34, pedagogia Steineriana e Coaching, è come se mi avessero preparato all'esame che sarebbe giunto poi, nel dover affrontare dolori personali indicibili che mi hanno portato a dubitare di ogni fibra di me, distruggendo ogni più latente forma d'ego, ogni più remota speranza di vivere di speranza.
Nulla di fatto.
Dai 20 ai 30 la mia vita sembrava dedicata ai sogni, dai 30 ai 40 alla distruzione di ogni mia vecchia esistenza.
Risultati ottenuti perfettamente.
Il regalo che mi è stato fatto, attraverso queste inattese avventure, è il vuoto che si è trovato a respirare dentro di me.
Non ti ho detto che dal 2000 mi occupo di formazione, quindi chissà per quale motivo c'è sempre stato qualcuno che voleva imparare da me qualcosa.
Lo ammetto: Non l'ho fatto apposta, è successo.
Sarà perché sono sempre stato un curioso e non mi sono mai fermato a ciò che mi capitava, ho sempre voluto scoprirne i motivi, perché da sempre convinto che siamo qui per vivere una vita di godimento, per cui i miei conti non tornavano, se di fronte mi trovavo a sperimentare una tortura.
Era quella tortura, però, che mi diventava giorno dopo giorno maestra.
È come se mi avesse permesso di guardarla in faccia, di studiarla, di ascoltare il dolore lancinante che provocava in me e di decidere che non sarei morto, che poteva anche andare avanti all'infinito, ma io sarei rimasto in piedi e alla fine le sarei diventato amico.
È stata faticosissima, ma questa lunga esperienza mi ha permesso di essere il coach, il formatore, il maestro e l'insegnante di me stesso.
Più pugni ricevevo e più scoprivo un modo per restare in piedi.
Più ingiustizie si manifestavano e più scovavo dentro di me nuove risorse per esserne immune.
È stata una prova continua, nella quale ciò che mi porto a casa è la certezza che la tomba della vita si chiama speranza.
Smetti di sperare e vivrai.
Continua a sperare e morirai, da illuso, lentamente.
Oggi mi sento libero, non ho concluso niente, sono all'inizio della mia vita, ma mi sento libero.
Lo ritengo un ottimo inizio.
Per molti sono nuovo su internet, ma dovete sapere che io lavoro su internet e su Facebook da quando Facebook c'era solo in America.
Il mio primo "amico" è stato un giapponese.
Facevo video, dirette, scrivevo come oggi, pubblicavo i miei corsi di formazione, ero conosciuto.
Ho scritto un libro (Padre figlio e spirito Tanto) , tenuto conferenze, corsi, sono stato e vado ancora nelle scuole a parlare ai bambini e ai ragazzi.
Quella parte di vita, qui sui social, è stata spenta per i motivi di cui sopra.
Per 4 anni sono sparito.
Si può dire che sono andato a fare gli esami di maturità.
Sono andato a conoscere il distacco amorevole, passando attraverso la morte dolorosa dell'amore.
Immaginavo che l'amore fosse quello di cui parlate tutti, ma avendone conosciuto le più profonde distorsioni passandoci attraverso da addetto ai lavori (quindi vedevo perfettamente ciò che accadeva e quali erano le dinamiche inconsce che lo stavano facendo accadere) oggi so che è tutta un'illusione.
Una profonda illusione.
Ne conosco le cause, le profondità, le dinamiche, conosco profondamente dove siete fermi e bloccati.
Se tu hai dedicato la tua vita al lavoro in ufficio, io l'ho dedicata al proteggere l'amore ed il senso dell'amore dentro di me.
È stato completamente distrutto.
E ne sono grato.
Non sono fatto per i prodotti contraffatti.
Ho sempre cercato la verità, l'integrità, l'autenticità.
In me l'amore che tu conosci è stato distrutto, per fare emergere la chiarezza indispensabile per comprendere.
Oggi conosco il distacco amorevole e so quanto questo distacco sia la forma più profonda d'amore che potessi conoscere.
Il distacco che oggi provo dalle situazioni e nelle situazioni in passato lo avrei letto come freddezza, mentre io ne sono distaccato percependo completamente il calore delle situazioni.
Ci sono dentro ma ci sono anche fuori.
Mi ci calo senza paura, senza diffidenza, senza mezzi termini.
È questo che mi permette di essere diretto e di andare dritto al punto.
È possibile, in alcuni casi, supportare una persona solo perché i passi che sta percorrendo li hai già fatti tuoi in passato.
Ho scoperto che ci sono aspetti della ricerca interiore che ci rendono tutti molto simili.
Ho riflettuto spesso su questi due concetti:
Siamo tutti uguali quando viviamo nei sentimenti.
Siamo tutti diversi quando viviamo nelle emozioni.
Non ho ancora una risposta, lascio anche a te la riflessione.
Insomma, lo avrai capito, non sono stato breve.
Ad ogni modo, oggi ti offro il mio servizio.
Utilizzo il coaching per aiutarti negli obiettivi della tua vita.
Amo del coaching un aspetto fondante: mi permette di aiutare le persone a fare chiarezza, a riuscire nei fatti ad ottenere ciò che vogliono.
La chiarezza è ciò che ci permette di sentirci nella direzione che chiediamo, dal profondo, a noi stessi.
Stefano Scialpi